Proposte Concrete
Sono aumentati in modo esponenziale i casi di disagio psichico e autolesionismo tra gli adolescenti. Tale incremento ha fatto aprire gli occhi di fronte a segnali d’allarme che in passato sono stati sottovalutati. Il primo Centro Diurno di RFL avviato a Milano, e accreditato dalla Regione Lombardia, è la nostra risposta al disagio sociale giovanile, e si propone come supporto ai servizi territoriali di neuropsichiatria infantile.
Offriamo nuove opportunità e prospettive agli adolescenti in difficoltà, in collaborazione con diverse figure professionali in grado di proporre servizi di recupero personalizzati.
A Milano sta nascendo una nuova realtà che arricchirà l’offerta di interventi riabilitativi per ragazzi in condizioni di disagio psichico e relazionale, ad integrazione e sostegno dei servizi territoriali di neuropsichiatria infantile delle UOMPIA.
“Generazione Covid”, “Ragazzi interrotti”, “Generazione Off”: in quanti modi stiamo definendo gli adolescenti in questo tempo di pandemia? In quanti modi stiamo sottolineando la loro sofferenza, il loro disagio e l’inadeguatezza delle nostre risposte? Ma realmente tutto comincia ora? Il loro disagio è davvero frutto della pandemia?
Sicuramente in questo ultimo anno sono aumentati in maniera significativa i casi di autolesionismo, gli attacchi di panico, le patologie legate alla depressione; è cresciuta l’incidenza dei disturbi alimentari; sono cresciuti i tentativi di suicidio e i ricoveri di adolescenti nei reparti di psichiatria.
Ma è altrettanto vero che la pandemia ha fatto emergere, ha aggravato e ha fatto esplodere un disagio presente da tempo, ma fino ad ora “silenzioso”.
Recenti ricerche scientifiche hanno lanciato l’allarme sul grave disagio psichico degli adolescenti insistendo su come questo stia diventando una vera e propria emergenza.
In Italia molti soffrono di depressione, irritabilità, apatia, riportano vissuti di solitudine e isolamento, che possono rappresentare l’innesto di patologie psichiatriche (psicosi, disturbi affettivi, disturbi della condotta, disturbi alimentari) o di comportamenti disfunzionali quali abuso di alcol, abuso di sostanze, comportamenti autolesivi, ideazione suicidaria e passaggio all’atto.
Questi sono espressione di un disagio profondo che deve essere accolto, ascoltato, compreso e affrontato, per evitare che i problemi divengano cronici e mettano a rischio il futuro.
Nonostante questa emergenza, l’offerta delle strutture dedicate ad affrontare il disagio psichiatrico degli adolescenti non era e non è ancora adeguata.
In particolare mancano strutture di riabilitazione che aiutino i ragazzi e le loro famiglie a ristabilire un equilibrio di vita, sanitario e sociale. Ancora pochi ragazzi in condizioni di disagio vengono inseriti in programmi di riabilitazione.
Ed è in questo che Recovery for Life (RFL) declina la propria mission: avviare strutture di riabilitazione che accolgano pre-adolescenti e adolescenti (da 14 fino a 18 anni) con forte disagio psichico e relazionale costruendo con loro, la loro famiglia, e in continuità assistenziale con i servizi territoriali di riferimento, progetti terapeutico riabilitativi personalizzati.
Ogni ragazzo è a sé, ogni storia è a sé e qualsiasi intervento efficace non può essere standardizzato, ma deve riconoscere l’originalità della persona, del disagio che porta, del significato evolutivo che nasconde, dei bisogni a cui dare risposta e delle risorse da implementare.
Per questo, i percorsi che RFL propone sono personalizzati sulle esigenze di ciascun ragazzo e della sua famiglia e si declinano nella flessibilità dell’integrazione fra diversi setting assistenziali che vanno dalla residenza, alla semi-residenza, all’ambulatorio, all’assistenza domiciliare, ognuno arricchito e potenziato con l’assistenza on line.
Personalizzare significa anche rispettare l’esigenza dei ragazzi di mantenere le proprie relazioni familiari, amicali, i legami con le diverse agenzie educative perché questi costituiscono un indispensabile valore nella ricostruzione di una percezione di sé “normale” e non “cronicamente patologica”.
E’ per questo che il progetto di RFL prevede la realizzazione di molte strutture assistenziali in diverse Regioni italiane, favorendo la possibilità di accedere a progetti terapeutico riabilitativi nel proprio territorio di vita.
A marzo abbiamo avviato le attività assistenziali a Milano con l’apertura della 1^ struttura: RFL Milano via Benevento.
La scelta di aprire una struttura durante l’attuale emergenza sanitaria da SARS-CoV-2, nasce da un senso di grande responsabilità e attenzione ai bisogni di minori e delle loro famiglie in un periodo dove, alle problematiche già esistenti, si aggiungono quelle legate all’isolamento, al senso di precarietà e impotenza, alle difficoltà economiche e sociali e ad una interruzione di una “normale” traiettoria evolutiva per i preadolescenti ed adolescenti.
All’interno della struttura, i servizi del Centro Diurno sono stati accreditati dalla Regione Lombardia per accogliere, in continuità assistenziale e in sinergia con i servizi territoriali delle UONPIA, 15 adolescenti.
Sono minori i cui bisogni di cura e riabilitazione non hanno ancora trovato risposte adeguate fase specifica e disturbo-specifico e che necessitano di una presa in carico semi-residenziale, non risultando sufficiente quella ambulatoriale.
Sono ragazzi con disturbi psicopatologici importanti e/o con grave disagio socio-familiare le cui condizioni hanno determinato un “break down evolutivo”, pregiudicando un “normale” percorso di crescita e ipotecando la futura qualità di vita.
Sono ragazzi le cui famiglie spesso vivono una situazione di frammentazione e di minor tenuta, ma che, laddove possibile, necessitano di essere coinvolte, sia perché patrimonio di conoscenze rispetto al figlio/a, sia perché, se sostenuta e accompagnata con interventi adeguati, può riavviare le proprie competenze genitoriali e diventare “risorsa” nel percorso riabilitativo.
La nostra équipe è multidisciplinare e composta da neuropsichiatra, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, educatore professionale e tecnico della riabilitazione psichiatrica.
Direttore Sanitario e Coordinatore Clinico sono a supporto dell’équipe nelle fasi di valutazione diagnostica e supervisione dei percorsi riabilitativi. L’integrazione fra le diverse professionalità, è un valore aggiunto nella definizione di percorsi personalizzati di riabilitazione, permettendo di integrare i diversi punti di vista, ma nella costruzione di un linguaggio comune.
La permanenza giornaliera e le attività strutturate permettono di integrare molteplici aree di difficoltà come quella relazionale-psicologica-educativa.
L’intervento clinico dello psicoterapeuta e del neuropsichiatra si integra con i laboratori di riabilitazione cognitiva e relazionale e con i laboratori di espressione emotiva.
L’intensità della frequenza al Centro Diurno viene personalizzata sulla base delle valutazioni clinico-riabilitative per favorire la ricostruzione di risorse funzionali sul piano psicologico e relazionale, dare senso al momento di crisi, trovare e costruirsi nuove strategie e imparare comportamenti maggiormente efficaci, diminuire i comportamenti autolesivi e eterolesivi che impediscono un percorso terapeutico ambulatoriale e che limitano la funzionalità sociale-famigliare e scolastica del minore.
Particolare attenzione viene data, infatti, al proseguimento dei percorsi scolastici, al loro supporto e al loro potenziamento, lavorando in integrazione con le principali agenzie educative della comunità. Al termine del percorso riabilitativo in centro diurno può seguire un intervento specifico di assistenza domiciliare.
Come già sottolineato, il modello assistenziale di RFL si avvale, per rispondere in modo professionalmente adeguato alla domanda di cura, della possibilità di integrare diversi setting assistenziali.
Per questo, nella struttura di via Benevento, accanto al Centro Diurno accreditato, altri sono i servizi: ambulatorio, assistenza domiciliare e on line dove tutti i professionisti, in logica multi-disciplinare, armonizzano le proprie diverse professionalità nel costruire progetti terapeutico riabilitativi personalizzati.
È a tutti gli effetti una struttura di day service.
In questo percorso, che non può prescindere dalla realtà dell’attuale pandemia, e nella riflessione che sottende il lavoro terapeutico riabilitativo, l’equipe di RFL si pone anche altri interrogativi a cui, insieme ai minori accolti, alle loro famiglie e ai servizi invianti, trovare risposte “innovative”: “sarà la creatività a salvare i ragazzi dalla pandemia” (E. Borgna).
E’ una sfida per noi operatori, è la sfida che RFL accoglie nella formazione permanente, nella costruzione di “laboratori di idee” permanenti e nella ricerca.
Per questo, sollecitati dalla necessità di adeguare i servizi alla fascia di età, a quadri psicopatologici complessi e anche al momento storico che ha aggravato situazioni di isolamento e di ritiro sociale, abbiamo messo a punto un modello di intervento “innovativo”: l’assistenza domiciliare che può o meno integrarsi con gli altri setting rappresentando uno step dell’intero percorso terapeutico riabilitativo.
Il servizio domiciliare è rivolto al potenziamento delle risorse di contesto come la famiglia, la casa e le dinamiche ad essa connesse, con l’intervento di professionisti (educatori professionali, tecnici della riabilitazione, operatori scio-sanitari, infermieri, psicologi, psichiatri e neuropsichiatri) specializzati e formati al lavoro a domicilio.
Questa tipologia di intervento si rivela indispensabile per le persone in condizioni di isolamento e di ritiro sociale, condizioni che spesso accompagnano le situazioni di sofferenza psichica.
La difficoltà nell’uscire di casa e nel chiedere aiuto sono ostacoli percepiti come insormontabili che trovano una risposta con l’incontro di professionisti al proprio domicilio. Un intervento a casa di ascolto e comprensione è indispensabile per intercettare il disagio, evitandone il peggioramento e la cronicizzazione.
L’assistenza domiciliare è indicata anche alla dimissione da ricoveri ospedalieri d’urgenza, in integrazione al lavoro ambulatoriale e come iniziale presa in carico di situazioni psicopatologiche complesse.