Recovery For Life, modello di imprenditorialità etica
Recovery For Life, punto di riferimento per la costruzione di progetti terapeutico-riabilitativi individualizzati ed orientati al contesto di vita e al futuro del giovane, genera alto valore sociale e quindi social impact. In che modo?
Monica Bravi Clamar, Amministratore Delegato, risponde parlando di modello di imprenditorialità etica.
Recovery For Life è la struttura di riferimento nei percorsi di riabilitazione psichica e relazionale per i giovani e le loro famiglie. Quali sono stati i passi compiuti sino ad oggi al fine di coniugare sapientemente salute mentale ed utilità sociale?
Sono principalmente due gli elementi imprescindibili per un perfetto connubio tra salute mentale ed utilità sociale in Recovery For Life: il management team e la capillarità clinica.
Il management team, con una lunga storia professionale in ambito organizzativo, metodologico e clinico, ha generato un solido centro di elaborazione metodologica in grado di indicare la giusta rotta lungo il viaggio e garantire il coordinamento dei professionisti sul campo. La capillarità clinica si esplica nella costituzione di strutture specializzate, distribuite su tutto il territorio, all’interno di una rete per essere vicini nei percorsi riabilitativi ai ragazzi, alle loro famiglie ed ai contesti di riferimento.
In questo modo, in integrazione con i Servizi Territoriali, coinvolgiamo un grande numero di ragazzi in percorsi riabilitativi, sviluppati secondo il know how di Recovery For Life producendo alto valore sociale.
Recovery For Life è un modello di imprenditorialità etica. Cosa si intende?
Il nostro business plan prevede lo sviluppo di 29 centri distribuiti nelle principali Regioni italiane entro il 2027. Per realizzare questo modello di sviluppo sei condannato a fare buona clinica!
Voglio dire che il riconoscimento dell’efficacia dei nostri percorsi riabilitativi da parte di ragazzi, famiglie e Servizi Territoriali invianti ci attribuisce una clinical reputation che è la chiave di volta per lo sviluppo dei nostri centri.
La realizzazione del business plan di Recovery For Life aumenta la nostra positive business reputation agli occhi degli investitori. Quindi in Recovery For Life l’impatto sociale è indissolubilmente legato alla sostenibilità economica in modo circolare e virtuoso.
Questo è ciò che intendo per modello di imprenditorialità etica.
Per un modello di imprenditorialità etica è necessaria un’imprenditrice modello. In quanto Amministratore Delegato di Recovery For Life, quali sono i principi e i valori che contraddistinguono il metodo d’azione che l’accompagna in questo percorso?
Essere imprenditore è qualcosa che va oltre il fare impresa. Ci sono arrivata dopo un lungo percorso di vita e professionale, al termine del quale ho fatto mia la filosofia dello “skin in the game”, per citare l’omonimo titolo di un’opera di uno dei miei filosofi preferiti Nassim Nicholas Taleb. Perché è importante metterci la faccia nella vita di tutti i giorni, all’insegna di libertà, concretezza e determinazione.
Nel momento in cui sono diventata imprenditore le barriere tra vita professionale e privata si sono infrante, anzi il progetto imprenditoriale è divenuto anche progetto familiare e, al contempo, ho potuto esprimere la mia visione sul mondo in quanto professionista, donna e madre.
Il mio modus vivendi si è tradotto in modus operandi, perché la dimensione etica della quotidianità personale si esplica inevitabilmente in quella dell’impresa.
Perciò Recovery For Life applica sul campo i principi etici, assumendo un approccio più “umanizzante” nell’organizzazione dei percorsi di riabilitazione per i giovani e le loro famiglie.
Le patologie non sono gestite separatamente dai pazienti, bensì in un’ottica integrata rispetto all’essere individuo, alla famiglia, al gruppo dei pari e al contesto territoriale di provenienza.
Quello di Recovery For Life è ormai un know how unico nel mondo sanitario, infatti vedrà a giorni la formalizzazione di un modello depositato a Bruxelles.
Recovery For Life è anche struttura di riferimento nell’attività di formazione e ricerca scientifica per un’Academy di successo. Quali sono i principi che contraddistinguono il modello formativo di Recovery For Life?
Etica deriva dal greco “éthos”, ovvero costume sociale. L’impresa etica è dunque quella che, consapevole del proprio ruolo sociale, agisce nel rispetto di una scala di valori ampiamente condivisa all’interno dell’ambiente in cui opera.
Il modello formativo di Recovery For Life agisce sulla base di valori etici sia esternamente e dunque in rete con i Servizi Territoriali per potenziare i servizi rivolti al cittadino e dunque la comunità tutta, sia internamente perché è sulla base dei principi etici che impresa e professionisti dialogano e interagiscono.
Formare i nostri clinici vuol dire porli al centro di un modello di sviluppo che sappia prendersene cura durante lo svolgimento dell’esperienza professionale.
Il Centro Diurno per Adolescenti nato nel marzo 2021 a Milano e la Residenza per Adolescenti con Centro Diurno per Giovani Adulti nato nel gennaio 2022 a Limbiate. Può fornirci qualche anticipazione sulle future aperture?
Molte sono le Regioni italiane in cui abbiamo intercettato il bisogno di attuare percorsi riabilitativi per i giovani e le loro famiglie. L’urgenza con cui si manifesta tale bisogno, in virtù anche della recente pandemia da Covid-19 che ha fortemente influito, ci fa pensare che il modello di sviluppo di Recovery For Life coinvolgerà, oltre al territorio nazionale, anche altri paesi europei. Grazie ai Servizi Territoriali invianti e alle istituzioni pubbliche, con cui facciamo rete, ci è possibile intervenire sul territorio in modo sempre più tempestivo.