XXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia
Dal 24 al 26 gennaio 2024 si è svolto a Milano il XXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia dal titolo “Le Neuroscienze del domani – La Neuropsicofarmacologia verso la precisione e la personalizzazione delle cure”.
Il congresso riflette il moderno approccio teso alla ricerca e al raggiungimento di una medicina rispettosa dell’individuo e sempre più volta all’ottenimento del maggior beneficio e a ridurre al minimo il rischio intrinseco a ogni trattamento farmacologico, oltre che a terapie farmacologiche (e non) sempre più specifiche per le diverse condizioni trattate.
Dai lavori congressuali è emerso chiaramente che questi sono obiettivi estremamente ambiziosi a causa delle conoscenze scientifiche ancora insufficienti, soprattutto nell’ambito della psichiatria dell’intero arco di vita, ma ci sono già alcuni progressi incoraggianti.
Tra le autorità che hanno aperto i lavori del convegno, hanno tenuto a essere personalmente presenti la Direttrice dell’AIFA, Anna Rosa Marra e l’Assessore al Welfare Regione Lombardia, Guido Bertolaso.
I diversi simposi monotematici nei quali era articolato il convegno, vertevano su molti argomenti, alcuni storici, altri nuovi e anche innovativi.
Il taglio moderno del convegno si è rivelato nel dialogo e nella collaborazione tra neuropsichiatria e psichiatria dell’adulto, in continua espansione già da alcuni anni e dall’attualità di numerosi argomenti: depressione, suicidalità e autolesionismo.
Quali innovazioni discusse?
Il “promettente” sistema orexinergico e i nuovi farmaci per i disturbi del sonno; disturbi del neurosviluppo e dello spettro autistico; sistema immuno-infiammatorio e disturbi psichici; l’innovazione della modulazione recettoriale in luogo della dicotomia agonismo/antagonismo; la psicofarmacologia con le nuove sostanze psicoattive (NPS); nuovi scenari nella psicofarmacologia delle addiction; nuove opzioni di trattamento di ADHD, disturbo da stress post-traumatico, ciclicità rapida e ultra-rapida; trattamento della depressione farmaco-resistente; approccio trans-nosografico alla personalizzazione delle cure; Cannabis e salute mentale: veleno o antidoto?; neurobiologia dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione; neurobiologia dei comportamenti suicidari…, solo per citare i più interessanti e promettenti.
Dopo tanti anni di assenza di novità in ambito farmacologico, la psichiatria sembra essere finalmente prossima ad avere a disposizione nuovi approcci e nuove risorse terapeutiche.